tag:blogger.com,1999:blog-3301901848758658778.post6041085488861733518..comments2024-02-07T14:12:54.250+01:00Comments on Mia Madre È Bipolare: Bipolarismo e assistenza ai figli di pazienti bipolari: una lettera aperta.Electric Ladylandhttp://www.blogger.com/profile/17006425395513796601noreply@blogger.comBlogger75125tag:blogger.com,1999:blog-3301901848758658778.post-7558493863425738452016-06-02T10:31:23.744+02:002016-06-02T10:31:23.744+02:00Ciao ragazze, faccio parte del club anch'io. ...Ciao ragazze, faccio parte del club anch'io. Tutto è cominciato che avevo 15 anni, ma già prima si vedevano le prime avvisaglie. Sono stati anni da incubo tea tso, ricoveri, tentati suicidi...ha distrutto me e mio padre... ora dopo un paio d'anni di calma piatta sta di nuovo ricadendo nel baratro e io mi preparo all'ennesimo incubo...ormai mi sono arresa non ho più speranze in merito...mio padre, pur continuando a vedere di lei, ha trovato la forza e il coraggio di rifarsi una vita con una nuova compagna. Io no ho rinunciato a tutto alla laurea, a sposarmi ad avere dei figli. .. il carico che ho emotivo e concreto è troppo grande e mi ha tolto la speranza in tutto. .. ormai so che è una croce senza fine e che sarà la mua condanna. .. non ho il tempo e la forza di investire su un matrimonio vivo nell'incubo di trovare un marito con problemi paichiatrici o di avere un figlio che prenda la malattia di mia madre. ..infondo la genetica non è acqua... e io non ne avrei la forza. Vivrò occupandomi di lei finché ci sarà e poiforse finirò i miei ultimi anni in pace...il cammino è ancora lungo ... ho 38 anni mia madre solo 18 più di me...ormai ho imparato a vivere alla giornata senza sogni o aspettative perché l'illusione è devastante per chi ha croci come la nostra...Anonymoushttps://www.blogger.com/profile/08561519719587086297noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3301901848758658778.post-19278180160511911122015-06-19T16:42:33.575+02:002015-06-19T16:42:33.575+02:00Carissimi, vi ringrazio per continuare a condivide...Carissimi, vi ringrazio per continuare a condividere le vostre storie in questo spazio. Desidero segnalarvi il nostro gruppo di auto mutuo aiuto su facebook e comunicarvi che le modalità per l'iscrizione da qualche tempo sono cambiate. <br /><br />Il gruppo è chiuso e segreto, perciò solo chi ne fa parte potrà leggere ciò che viene condiviso. In questo spazio protetto ci aiutiamo e sosteniamo fra figli, condividendo informazioni, emozioni ed esperienze. <br /><br />Questo il link dove capire meglio come funziona e come fare ad iscriversi: http://miamadrebipolare.blogspot.it/p/gruppo-facebook-di-auto-mutuo-aiuto-per.html<br /><br />Un abbraccio,<br />Stefania.Electric Ladylandhttps://www.blogger.com/profile/17006425395513796601noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3301901848758658778.post-54306917185745397442015-06-16T23:32:33.394+02:002015-06-16T23:32:33.394+02:00Ciao a voi tutti che soffrite di un disagio domest...Ciao a voi tutti che soffrite di un disagio domestico e quotidiano cosi' devastante che purtroppo nessuno puo' capire se non lo vive o lo ha vissuto. Sono cresciuta con un padre che non ha saputo fare il padre, incapace di farlo, un padre padrone, negativo, avvilente, un padre la cui presenza e' stata per i figli solo un peso e una persona da cui scappare per poter ricercare un minimo di tranquillità interiore...ma quella per i figli di persone bipolari cosi' come abbiamo scoperto essere mio padre, resta solo un'utopia...purtroppo credo che la destabilizzazione data da una figura cosi' importante ce la porteremo dietro finche' vivremo, ce l'abbiamo dentro. Io ormai adulto, non riesco a sostenere i suoi occhi spenti che cercano comprensione forse e mi sento l'essere piu' cattivo al mondo perche' non riesco ad avere pieta' di lui ormai anziano. Sono stanco di quel viso che alterna maschere di follia euforica a quelle di depressione, stanco perche' da lui non ho mai avuto nulla se non avvilimento. Sono stanco e spaventato che qsta malattia possa essere in qlche modo ereditaria..vi capita mai di pensare a qsta cosa? Non e' ben chiaro se esiste una legame anche genetico alla malattia ma sicuramente l'aver vissuto con una persona cosi' l'infanzia, l'adolescenza, la propria vita insomma credo che influenzi il proprio carattere, le scelte di vita, per lo meno per me qste ultime sono state pesantemente influenzate dalla non tranquillita' che avevo a casa. Potrei scrivere un romanzo sulla mia storia come penso tutti voi..in realta' stasera cerco solo comprensione da chi come me vive qsto maledetto disagio. Vi abbraccio tutti virtualmente..come spiegare al mondo che siamo impotenti ? Io ci ho rinunciato e tengo tutto dentro ma intanto il rancore verso qst uomo cresce.......Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3301901848758658778.post-36414915651511122342015-03-27T08:23:11.531+01:002015-03-27T08:23:11.531+01:00Ciao..anche per me è la stessa cosa, tutte le tue ...Ciao..anche per me è la stessa cosa, tutte le tue parole, le tue tristezze sono riuscita a capirle leggendole..io sono più piccola di te..e sono anch'io di Napoli ..è un vero incubo ogni giorno e non so come affrontarlo..se puoi lasciarmi un contatto mi piacerebbe parlare con qualcuno che ha il mio stesso problema sempre se ti fa piacere. GrazieAnonymoushttps://www.blogger.com/profile/00275678906291199075noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3301901848758658778.post-29521753184144512782015-02-03T15:42:11.431+01:002015-02-03T15:42:11.431+01:00carissima...grazie e ancora grazie di aver trovato...carissima...grazie e ancora grazie di aver trovato la forza e la volontà di parlare e condividere...la tua storia...la mia storia PER IRONIA DELLA SORTE è INDENTICA ...stesso percosrso...se avessi voluto scriverla non potevo far di meglio....nel leggerla sono crollata in un disperato pianto....all'improvviso ho ripercorso come in un flash i miei 51 anni..sono figlia unica...un padre forse per difesa quasi assente...adesso ho bisogno di aiuto perchè il medico di mia madre è morto e non so cosa fare...ho bisogno a napoli di un medico che sappia davvero trattare i soggetti bipolari e non un neurologo legato alle letteratura di università. spero che attraverso il tuo blog tu mi possa dare una mano ti ringrazio e ti saluto anticipatamentepaolanoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3301901848758658778.post-78619108237855770992015-01-29T17:00:48.121+01:002015-01-29T17:00:48.121+01:00Ciao a tutti/e voi! Desidero ringraziare anche voi...Ciao a tutti/e voi! Desidero ringraziare anche voi per le vostre parole, i vostri pensieri e le vostre condivisioni. Tengo a dirvi che vi leggo sempre con profonda attenzione ed empatia e che, nonostante lo desideri moltissimo, non riesco più come prima a rispondere personalmente a ognuno di voi. <br /><br />Vi segnalo, però, uno spazio importante ed utile, in cui è possibile condividere esperienze, sfogarsi, sostenere ed essere sostenuti, scambiarsi opinioni e informazioni. E' un gruppo Facebook dedicato ai figli di persone con disagio psichico che ho creato nel 2011. E' un gruppo chiuso, pertanto solo chi ne fa parte può leggerne i contenuti: https://www.facebook.com/groups/218565708168348/<br /><br />Lo gestisco attualmente con l'aiuto di altre quattro valide amministratrici che hanno scelto di accettare la mia richiesta di un supporto in questa avventura.<br />Spero vogliate unirvi a noi!<br /><br />Un caro abbraccio,<br />Stefania.Electric Ladylandhttps://www.blogger.com/profile/17006425395513796601noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3301901848758658778.post-66313010840910880682015-01-27T21:23:06.024+01:002015-01-27T21:23:06.024+01:00Ciao, in questo momento di bisogno di un sostegno ...Ciao, in questo momento di bisogno di un sostegno morale ho trovato queste tue parole e mi sento meno sola. Dal 2015, anno in cui ho dovuto affrontare un calvario a causa di una malattia infettiva non diagnosticata tempestivamente, mia madre soffre di depressione. Inizialmente fu seguita da un neurologo che non fece che peggiorare la situazione, non riconoscendo il suo disturbo bipolare. Dopo qualche anno fu diagnosticato e con le adeguate cure non cambiò molto. Mi sono ritrovata sola, con un padre assente e sempre fuori casa, incapace di dirmi una parola di conforto o di darmi un aiuto concreto, l inizio del percorso scolastico delle superiori, l'emetofobia (grave disturbo alimentare conseguente ai problemi gastrointestinali che hanno fatto sfociare la malattia di mia madre e che spinge chi ne è affetto a vomitare e ad aver paura di mangiare). Insomma, mi è crollato il mondo addosso. Problemi ogni giorno, scuola e casa, pranzo, riposo e poi portare fuori mia mamma per farla svagare e poi di nuovo a casa, studio, pulizie e ancora studio. Paura di lasciarla da sola a casa, tanti pomeriggi tornavo a casa da scuola e suonavo al citofono, senza ottenere risposta, e subito pensavo al peggio. Una volta arrivò anche a dire di volerla fare finita, e c ero io. Un'altra volta la prima crisi epilettica, poi nuovamente, entra in un supermercato e una crisi epilettica la colpi' per la seconda volta. Un vero e proprio spavento, ed ero di nuovo da sola, entrambe le volte. Vivo nella paura costante, perché ultimamente, anche se non ha attacchi epilettici, la bipolare ha il sopravvento su di lei. È aggressiva, a volte sembra non mi voglia bene, sembra un'estranea e io, mi duole dirlo, ho imparato come tale a trattarla. La psicologa, la prima che ho avuto, mi ha detto che l'ho fatto inconsciamente per non soffrire. Aggiungiamo un padre assente e che odio per questo, e potete immaginare come mi sento, legata ai miei doveri morali e materiali di figlia. Ho quasi 24 anni e quasi 10 anni sono passati da quando è iniziato tutto. Sono forte, ma ammetto che a volte non vedo vie di uscita, per questo mi trovo d'accordo con ciò che hai scritto, servirebbe realmente una rete di centri di supporto per noi, figli di bipolari e depressi, per aiutarci a ritrovare il coraggio di vivere e di non lasciarsi andare, per poter fare del nostro meglio per chi soffre di bipolare nella nostra famiglia, ma anche per noi stessi, per aiutarci a vivere ogni giorno senza troppo dolore.Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3301901848758658778.post-59927432840927809392015-01-18T14:23:02.906+01:002015-01-18T14:23:02.906+01:00Ciao, mi ha fatto molto piacere scoprire questo bl...Ciao, mi ha fatto molto piacere scoprire questo blog perchè finalmente non mi sento più tanto isolata. Mia madre soffre di bipolarismo maniacale da quando era giovane. Quando avevo 10 anni mio padre non ce l'ha fatta più e si sono separati ma io sono rimasta in quella casa. Lei ha sempre alternato momenti di normalità in cui era una madre normale e tranquilla, a momenti di megalomania e cattiveria che la trasformavano completamente in un altra persona. Nei suoi momenti di malattia (che non ha mai ammesso) spende tutti i sodi che possiede, fa investimenti stupidi e se non ha soldo da investire mette in croce chiunque ne abbia per farseli dare, è cattiva e rabbiosa, inoltre si crede superiore e capace di far tutto. IO ora ho 26 anni e continuo a sopportare e stare male in ogni momento di ricaduta che inoltre dura sempre più a lungo... nessuno mi aiuta e io non posso permettermi di andare a vivere da un altre parte. Lei continua a "innamorarsi" di uomini che poi porta a vivere in casa , ma dopo un po non li vuole più e scarica su di me le sue frustrazioni.La situazione non è facile e chi ti sta intorno nn capisce, ho perso molte amicizie e molti rapporti per questo.<br />Spero solo un giorno di trovare la mia strada per la serenità, perché il dolore che porto dentro solo voi che ci siete passati potete capirlo.<br />GrazieAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3301901848758658778.post-44739878963828502532014-10-10T17:47:35.716+02:002014-10-10T17:47:35.716+02:00ciao Stefania,mi chiamo Barbara
volevo innanzitutt...ciao Stefania,mi chiamo Barbara<br />volevo innanzitutto ringraziarti per il tuo blog, credo che in casi come questi la condivisione, l'ascolto e il confronto siano gli unici mezzi che ci fanno sentire di non essere soli, e che ci permettono di andare avanti.<br />premetto che io non ho una madre bipolare diagnosticata ecco, se così posso dire, ma ha sofferto ( e soffre a tratti alterni)di depressione.<br />Tutto per lei è cominciato fin da bambina con un padre assente che pensava solo a lavorare e a guadagnare per paura di diventare povero, e una madre di "cultura contadina" che non capiva che si poteva soffrire anche di animo. <br />Non potendo studiare quello che voleva, è stata costretta a lavorare per suo babbo ( mio nonno) nella sua azienda; non le diede neanche un soldo quando si sposò, dovette pagarsi tutto da sola, non le comprò una casa per paura che se andasse e non lavorasse più per lui, e non ci pensò due volte a dimezzarle lo stipendio quando era incinta ( ha avuto tre figlie!!).<br />La cosa peggiorò quando mio nonno morì: mia madre si sente tanto in colpa ( probabilmente perchè aveva tirato un sospiro di sollievo) che entrò in depressione quando avevo dieci anni e per circa quattro anni andò avanti così. <br />Io e mia sorella maggiore, essendo per natura molto sensibili, abbiamo fin da subito, "percepito" il dolore che aleggiava nella nostra casa e senza rendercene conto ne siamo state vittime. L'assenza di nostra madre per quei quattro anni, e i suoi continui sbalzi di umore poi dopo che ne era "uscita" ci hanno segnato profondamente: mia sorella si era fatta carico di tutta la famiglia, (dal momento che nostro padre lavorare molto e a malapena riusciva a tenere a bada sua moglie) ed è diventata iperprotettiva, nervosa quando non ero in casa fino a diventare anoressica. Poi finalmente si riprese e si laureò.<br />Quanto a me...beh devo dire che inizialmente, essendo piccola, imitai mia mamma ed entrai in uno stato tendente al depressivo: non volevo uscire, avevo difficoltà a relazionarmi con i miei coetanei, rimanevo chiusa in camera a piangere a provare un dolore che non sapevo da dove arrivasse e sentendomi sbagliata per tutta l'adolescenza: ho provato anche a farmi male...Sono poi entrata nella spirale dell'ansia, che non so se molti lo sanno, ma un disturbo dell'umore: dagli esami a cose anche più banali come perdere il telefono incominciavo a sentirmi persa e soffocare.<br />Andando poi da una psicologa ( nonostante i miei fossero molto riluttanti perchè sembrava non avessero visto la mia sofferenza) ho iniziato a capire:<br />ho capito che tutto quel dolore che provavo, tutta quell'ansia veniva da qualcosa più grande di me, ma che era comunque vicino. Non mi sono successe cose effettivamente così gravi, ma vedere prima mia mamma rinchiudersi prima su se stessa, poi esplodere in sprazzi di vitalità, poi arrabbiarsi, prendersela con chi le stava vicino, rovesciare sedie, per poi calmarsi...beh ecco non è stato bello, è stato fonte di dolore , che alcune volte mi fanno odiare mio nonno per tutto quello che ha causato . Spero che questa condivisione possa essere d'aiuto non solo a me, ma a tutti quelli che la leggeranno e non si sentiranno soli.Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3301901848758658778.post-41617575182372320332014-05-28T17:43:35.268+02:002014-05-28T17:43:35.268+02:00Ciao cara, e benvenuta. Sono felice che questo spa...Ciao cara, e benvenuta. Sono felice che questo spazio ti sia stato d'aiuto. Ti mando un fortissimo abbraccio di incoraggiamento per questo periodo che stai vivendo. Comprendo perfettamente cosa provi e ti sono vicina.<br /><br />Con affetto,<br />Stefania.Electric Ladylandhttps://www.blogger.com/profile/17006425395513796601noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3301901848758658778.post-67803656793225939582014-05-06T20:57:11.268+02:002014-05-06T20:57:11.268+02:00Dopo lunghe ricerche sul web, cercando di capirne ...Dopo lunghe ricerche sul web, cercando di capirne di più sulla malattia terribile che sta rovinando la vita di mia madre e la mia da qualche tempo a questa parte, mi ritrovo su questo blog, e finalmente riesco a confrontarmi, anche solo virtualmente, con qualcuno che capisce. Già solo questo è un sollievo enorme... <br />Capisco ora di essere stata "privilegiata" rispetto ad alcune storie lette qua, perchè mia madre, a parte un episodio una quindicina di anni fa e quello che sta vivendo ora, non solo fa una vita normale, ma è la madre migliore che si potrebbe desiderare. Questo dall'altro lato rende molto destabilizzante la situazione che sto vivendo ora, perchè si è letteralmente trasformata in un'altra persona, che io non riconosco e che me la fa odiare. Ora capisco che quando si comporta così è la malattia a parlare, a farla essere aggressiva, cattiva, irragionevole, paranoica... non lei, la malattia. Ma quanta forza ci vuole a ripetersi, nelle crisi più tremende, "non è lei, è la malattia"? Al momento sto aspettando che si liberi un posto in ospedale per farla ricoverare, pare che dopo il ricovero si riprenda bene e in fretta (così è stato l'ultima volta, che io però non ricordo se non a tratti). Potrei scrivere per ore di tutte le cose più terribili che ho vissuto recentemente, ma non smetterei più questo interminabile sfogo... e allora concludo dicendo che è già un sollievo poter scrivere senza vergogna e paura di essere giudicata. Grazie infinitamente di aver aperto questo blog.Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3301901848758658778.post-64728246944124017922014-05-04T13:06:57.426+02:002014-05-04T13:06:57.426+02:00Cara Chiara, non scusarti affatto, il tuo sfogo è ...Cara Chiara, non scusarti affatto, il tuo sfogo è sacrosanto e mi rivedo in ogni singola parola che hai scritto. E sono certa che, purtroppo, molti altri vi si riconosceranno... E' una condizione comune a noi figli, quella di non essere ascoltati/creduti, la doppia faccia del genitore che all'esterno si comporta in maniera completamente diversa da come agisce dentro le quattro mura di casa ed ho pensato tante volte anch'io di dover ricorrere a riprese audio o video per farmi ascoltare. Ed è francamente assurdo, dato che non per nostra scelta diventiamo caregiver (con tutte le responsabilità e gli oneri che questo comporta, soprattutto in termini di salute psicofisica!) e ciononostante siamo tenuti spesso ai margini del percorso terapeutico. <br /><br />Diciamo che l'avere in mano tutte le cartelle cliniche di tua madre, come ti scrivevo nel commento precedente è più una tutela per noi (anche nel caso di mia madre i medici sapevano benissimo i suoi trascorsi), perché ci permette di impugnarle a mali estremi e farci valere di più. Almeno, per me, è stato così. Soltanto arrabbiandomi (rimanendo però nei limiti, per evitare di passare dalla parte del torto) ho potuto ottenere qualcosa, dato che la tendenza di molti era di lavarsene le mani... <br /><br />Per quanto riguarda il 118, ahimé, ti capisco anche in questo caso molto bene. Purtroppo chi risponde al telefono molto spesso non è competente in ambito psichiatrico e persino il medico che eventualmente inviano con l'ambulanza per tentare il TSO (se mai lo ritengano oppotuno) il più delle volte non è uno psichiatra. Io dovetti litigare per telefono con l'operatore del 118 che non voleva inviarmi nessun medico e, per tutta risposta, mi disse che se non mi fossi calmata il TSO lo avrebbero fatto a me! <br /><br />Non so indirizzarti purtroppo verso una soluzione riguardo a tua madre, ma da figlia che ha condiviso un incubo simile al tuo, posso dirti con tutto il cuore che, per quanto ci sentiamo morire dentro nel farlo, soltanto prendendo delle sane distanze (anche con un supporto psicoterapeutico per noi) dal genitore psicotico possiamo salvarci ed evitare di cadere nella stessa spirale. E' un percorso duro, lacerante e devastante, all'inizio, ma necessario. <br /><br />Un abbraccio fortissimo,<br />Stefania.Electric Ladylandhttps://www.blogger.com/profile/17006425395513796601noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3301901848758658778.post-5647134089820161552014-05-03T12:03:21.442+02:002014-05-03T12:03:21.442+02:00Ti ringrazio per le tue parole e soprattutto per l...Ti ringrazio per le tue parole e soprattutto per la tua attenzione. Non nascondo che cercavo anche un po' di conforto..<br />Quello che non comprendo dei medici, della prassi, è che loro hanno in mano tutte le cartelle di mia madre, tutto il trascorso ricco e dettagliato. Tuttavia ad ogni episodio 'alto' sembra si riparta da zero.<br />Lei è molto lucida con i medici o le persone esterne, in casa diventa un'altra. Mi chiedo se devo ricorrere alle riprese video o sonore per avere delle prove. Anche se mi sembra assurdo e poi non è così semplice.<br />La sua esuberanza si manifesta in spese eccessive, acquisti compulsivi, discorsi logorroici, invadenza, aggressività verbale e non.. tutti elementi che io so riconoscere come patologia. Perché i medici invece gli danno poco peso? bisogna sempre aspettare la tragedia? il limite? <br />Non lo accetto..<br />MI dicono di chiamare il 118, ma cosa posso dire all'operatore? 'mamma urla perchè vuole dei soldi e mi insulta..' Io penso che con una chiamata del genere non verrei considerata.<br />Mio padre spesso l'accontenta pur di non sentirla, mio fratello è al limite della sopportazione. Nel concreto però è tutto gestito da me.. tutta la famiglia grava su di me, da sempre. Sono molto stanca.. vorrei gettare la spugna, perché mi è stata tolta l'adolescenza la serenità ed ora sento che cede anche il fisico. Mi sento consumata e vorrei tutelarmi da questo incubo, non voglio affondare con la malattia!<br />Perdonate tutti questo sfogo, magari poco chiaro, ma è la prima volta che posso parlare con chi comprende..<br />Un saluto sincero a tutti voi..<br />Grazie<br />Chiara (anonima 29 aprile..)Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3301901848758658778.post-15677172148295597612014-04-30T16:01:01.135+02:002014-04-30T16:01:01.135+02:00Per "Anonima del 29 aprile":
ciao, benv...Per "Anonima del 29 aprile":<br /><br />ciao, benvenuta anche a te. Mi dispiace molto per la situazione che stai vivendo... Capisco perfettamente il disagio che descrivi, il non essere creduta/ascoltata dai medici e tutto il resto, ci sono passata ed è stato terribile. Per me fu utile munirmi di tutte le cartelle cliniche pregresse (non avevamo alcuna documentazione in casa), che ho potuto recuperare facendo firmare a mia madre le deleghe per richiederle mentre era ricoverata in spdc. Feci il giro di tutte le strutture in cui era stata ricoverata e finalmente ebbi in mano qualcosa che provasse a tutti gli effetti il suo stato di salute. Utilissimo farne anche più copie, per poter avere anche una chiara ricostruzione della storia clinica del paziente. Non tutti lo sanno, ma si può richiedere la copia anche della cartella clinica relativa alle cure seguite presso il Centro di Salute Mentale di zona.<br /><br />Per quanto riguarda la situazione che ti trovi a vivere in casa, è difficile per me darti un consiglio. Se però rischi la tua incolumità, cerca, se possibile, di trovarti una sistemazione alternativa al più presto.<br /><br />Eventualmente valuta anche la possibilità di avvalerti di un supporto legale per capire come poterti tutelare senza rischiare di porti in una situazione pericolosa o di peggiorare le cose. So che alcuni si sono rivolti all'Arap per indicazioni in questo senso, puoi provare a contattarli e chiedere loro come poterti muovere: http://www.arap.it/<br /><br />Un abbraccio fortissimo.Electric Ladylandhttps://www.blogger.com/profile/17006425395513796601noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3301901848758658778.post-28341908833619900622014-04-30T15:52:09.439+02:002014-04-30T15:52:09.439+02:00Per Elena:
ciao, benvenuta! Grazie di cuore per e...Per Elena:<br /><br />ciao, benvenuta! Grazie di cuore per esserti raccontata qui. Non dev'essere facile per te in questo momento, vivere la tua gravidanza e, contemporaneamente, avere la preoccupazione per tua madre che sta male e il non sapere come proteggere te e la tua nuova famiglia dalla sofferenza. Ti capisco... Personalmente non conosco strutture specifiche... Potresti provare a chiedere informazioni a qualche associazione. Segnalo anche a te le due che mi vengono in mente (ce ne saranno sicuramente molte altre, se qualcuno le conosce e volesse segnalarcele è il benvenuto!): Progetto Itaca (http://www.progettoitaca.org/) e Arap (http://www.arap.it/). Spero possano aiutarti in qualche modo!<br /><br />Ti abbraccio forte e ti faccio tanti auguri per la tua gravidanza, <br />Stefania.Electric Ladylandhttps://www.blogger.com/profile/17006425395513796601noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3301901848758658778.post-31822656028188137112014-04-29T15:32:14.169+02:002014-04-29T15:32:14.169+02:00Buon giorno a tutti,
nelle vostre parole rivedo la...Buon giorno a tutti,<br />nelle vostre parole rivedo la mia storia.. Scopro così, purtroppo, l'essere figlia di madre bipolare è una condizione non rara.<br />Vi contatto per chiedere un consiglio..<br />Mamma è malata da diversi anni, non ha mai avuto lunghi periodi stabili.<br />attualmente è stata ricoverata in una clinica, tuttavia dalla fase depressa è passata a quella maniacale. I medici la vedono 'moderata', quindi l'hanno dimessa da poco. Io mi ritrovo, come sempre, a dovermi difendere. Per lei sono l'antagonista, il problema da eliminare. Questo la porta ad essere aggressiva con me; spesso ho paura che vada oltre i semplici schiaffi ed insulti.<br />Il resto della famiglia cerca di proteggermi, ma non sono onnipresenti.<br />I medici per la maggior parte delle volte non mi ascoltano/credono. Non sono io la malata.. però pago tutte le conseguenze della situazione.<br />Come posso far valere la mia voce?! <br />Io non desidero che lei venga sedata completamente, ma neanche che sia così sfrenata, aggressiva, iperattiva..impulsiva! <br />Continuo a chiedere a gran voce di prevenire la situazione prima di sfiorare, ancora, la tragedia.<br />Se avete buoni consigli.. non aspetto altro. Sono stanca di vivere nel terrore..<br />Grazie a tutti..<br /><br />Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3301901848758658778.post-47677549069766767572014-04-09T18:45:54.966+02:002014-04-09T18:45:54.966+02:00Ciao a tutti!
Mi sono ritrovata in ciascun comment...Ciao a tutti!<br />Mi sono ritrovata in ciascun commento letto, ognuno di voi ha vissuto qualcosa che purtroppo mi appartiene a partire dall'esperienza di un'infanzia rovinata dalla malattia ( bipolare) di mia madre.<br /><br />Ero piccolina, i miei genitori si erano separati e per circa 3 anni ho vissuto a stretto contatto con lei, da sola con lei e la sua malattia senza che nessuno si occupasse di noi, nè mio padre si informasse per sapere se stavo bene o no con l'ormai sua "ex moglie" ( troppo egoista lui e interessato solo a rifarsi la sua vita con la nuova "amica" ). Mio padre, come da accordi con il giudice, mi veniva a prendere durante qualche weekend e mi portava dalla sua nuova compagna. Non ricordo che mi abbia mai chiesto come mi trovassi con la mamma, se stavo bene, se lei era tranquilla...<br />E anche i parenti che vivevano più vicino, intuivano che lei era tipo depressa o qualcosa di simile, ma non osavano fare nulla, anche per vergogna. <br />Solo dopo tre anni ( di paure e incubi, mia madre parlava da sola, sentiva le voci, delirava e faceva cose strane per strada, con la gente ecc..e io piccolina le dicevo di stare tranquilla e le porgevo la sigaretta perchè mi sembrava che fosse utile per calmarla)...solo dopo 3 anni qualcuno ha parlato e il giudice mi ha affidato a mio padre.<br />Mio padre ovviamente non è stato in grado di crescermi con serenità e mi ha creato molte paure e insicurezze che oggi mi porto dietro e manifesto ad esempio in ambito lavorativo.<br />Dopo anni in cui mia madre è rimasta da sola, in uno stato catatonico, sempre a letto. Mi sono decisa a prenderla a vivere con me all'età di 27 anni. Poi mi sono sposata e le ho comprato casa vicino a dove abito.<br />Dopo periodi altalenanti, ma sotto controllo ( chiaramente noi, figli di bipolari, siamo abituati a gestire i loro atteggiamenti e riusciamo a contenere anche bene le loro stranezze, proteggendoli ecc.. Non dando nell'occhio ad esempio nei negozi..coprendo le loro "marachelle" intervenendo al posto loro..), ultimamente è scoppiata una nuova fase maniacale, dopo che ha saputo che sono incinta. Gli eventi li scombussolano talmente tanto che perdono l'equilibrio ( quel minimo che hanno) e vanno letteralmente fuori di testa: acquisti di impulso, rubare nei negozi, parlare male di tutti, alzare la voce...farsi sbattere fuori dai negozi. Augurare l'aborto un giorno si è l'altro pure.<br />È dura.<br />Perchè pensi: quando cavolo finirà tutto questo???<br /><br />Adesso l'ho ricoverata ( grazie all'aiuto della psichiatra) in ospedale nel reparto psichiatrico dove la terranno una quindicina di giorni per diminuire l'euforia, calmarla. Ma mi hanno già anticipato che non si potrà curare definitivamente, che ormai alla sua età c'è poco da fare.<br /><br />La mia domanda ora è questa: dopo il ricovero in ospedale, cosa devo fare? Meglio metterle una persona a casa che la segua tipo OSS/ badante e che le faccia sia compagnia che la segua con le medicine. Oppure meglio trovare una struttura gradevole dove lei possa passare almeno qualche mese intanto per essere seguita nella terapia, ma dove possa socializzare ecc...qualcuno conosce queste strutture? Mi saprebbe indirizzare?<br /><br />Intanto vi ringrazio!! Vi sono vicina e vi capisco perfettamente. Tanta pazienza e un pò di ironia alle volte serve..e riderci su, prendersi in giro..( impossibile...e lo so..io ogni tanto ci provo, anche per l'amore che provo nei confronti di mio marito e del piccolino che cresce dentro di me. Ma è dura! Lo so :(Elenanoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3301901848758658778.post-34131748404950623972014-03-18T12:49:47.305+01:002014-03-18T12:49:47.305+01:00Ciao, benvenuta... mi sono riconosciuta molto nell...Ciao, benvenuta... mi sono riconosciuta molto nella situazione che hai descritto. Anche per me la malattia di mia madre ha significato non poter più invitare le amiche a casa e avere parecchie difficoltà relazionali. Stessa cosa per i giorni liberi da scuola, per me volevano dire spesso ritrovarmi a stretto contatto per moltissime ore con mia madre e una malattia difficile da affrontare senza gli strumenti adeguati, soprattutto in un età cruciale, come quella dello sviluppo, in cui ancora non abbiamo sviluppato i necessari anticorpi contro un bombardamento psicologico insidioso che contrasta con la voglia di vivere non soltanto del paziente, ma anche di chi gli sta intorno. <br /><br />Riuscivo a star meglio cercando il più possibile di trascorrere il tempo fuori casa... quando non c'erano gli amici, mi rifugiavo in un posto che mi piaceva e in cui potevo ricaricarmi di energia positiva e buttavo fuori, scrivendo, tutte le emozioni che avevo dentro.<br /><br />Chiedi se finirà mai l'incubo... Purtroppo, se leghiamo la risposta al decorso della malattia mentale del genitore rischiamo di condannarci a dipendere dalle altalene del suo disturbo, se questo non viene adeguatamente curato con regolarità, tramite farmaci e psicoeducazione. La cosa che per me è stata - ed è tuttora - importante imparare è come costruire in me un nucleo accogliente a cui attingere le risorse per essere felice, indipendentemente da cosa accade esternamente. Una delle qualità che molti di noi spesso sviluppano in queste circostanze è la resilienza, la capacità di rialzarsi più forti di prima dopo una difficoltà e traendone anche preziosi insegnamenti per il futuro. <br /><br />Come si può potenziare/sviluppare questa capacità? A volte può essere necessario un aiuto professionale, di un terapeuta con cui stabiliamo un rapporto di fiducia ed empatia. Ci sono periodi in cui diventa difficilissimo persino chiedere aiuto, eppure sono proprio quelli i momenti in ci è più necessario! Aprire il nostro cuore con una persona di fiducia, meglio se esperta, può davvero salvarci la vita. Almeno, per me è stato così.<br /><br />Ti abbraccio fortissimo.Electric Ladylandhttps://www.blogger.com/profile/17006425395513796601noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3301901848758658778.post-90854306241248876632014-03-07T21:45:53.741+01:002014-03-07T21:45:53.741+01:00Salve a tutti, sono arrivata a leggere questo post...Salve a tutti, sono arrivata a leggere questo post proprio perchè avevo bisogno di cercare parole di conforto in rete. io come molti di voi sono parente di una persona che soffre di disturbo bipolare. penso che mia madre si sia ammalata da prima che io nascessi anche se solo con gli anni è venuta fuori questa malattia che continua tutt'oggi a peggiorare. ho 18 anni e in questi giorni, essendo a casa da scuola per il ponte mi ritrovo a dover stare tutta o grandissima parte della mia giornata in casa. vi assicuro che è stato ancora più stressante dell'andare a scuola, è un incubo che finirà solo lunedì. purtroppo mia madre si impunta su di me e mi fa fare qualsiasi genere di lavoretto, qualsiasi cosa. diventa stressante. dall'andare a prenderle un cuscino, al cercarle il telefono che non trova e a sentire perennemente le sue lamentele riguardo a quanto è brutta la vita. penso che le sue crisi durino per qualche giorno, a volte per una settimana e diventa difficile per me avere speranza quando mi sento opprimere in qualsiasi modo. mio padre è presente ma appena si gira, non c'è anchesolo per una mezzora per me diventa un incubo. in questi giorni tutte le mie amiche (che non sono tante proprio perchè ho limitazioni anche nel poter sviluppare le relazioni a causa di mia madre) sono via e io sto iniziando a deprimermi. finirà mai questo incubo? riuscirò ad essere felice in un futuro anche molto lontano?Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3301901848758658778.post-63963542184403284262014-03-02T18:23:26.321+01:002014-03-02T18:23:26.321+01:00Benvenuta Viola, grazie a te per esserti raccontat...Benvenuta Viola, grazie a te per esserti raccontata. Spero che col tempo il senso di colpa possa attenuarsi sempre di più fino a svanire... Non siamo noi responsabili della malattia dei nostri genitori né è compito nostro curarli, ma dei medici e delle giuste cure. Adesso pensa soprattutto a te stessa e alla tua vita. Come scrivi anche tu, è un tuo diritto essere felice. <br />Ti abbraccio.Electric Ladylandhttps://www.blogger.com/profile/17006425395513796601noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3301901848758658778.post-10946220863542561102014-01-28T20:22:54.375+01:002014-01-28T20:22:54.375+01:00Ciao a tutti, mi chiamo Viola. Rivedo nelle vostre...Ciao a tutti, mi chiamo Viola. Rivedo nelle vostre storie molto della mia. Mia madre si è ammalata..non so quando. Ma fin quando ero bambina era violenta con me, paranoica fino all'assurdo. Sono cresciuta in un clima molto rigido dove noi figli dovevamo dare e scusarci continuamente se avevamo problemi, tacere, e vivere nel delirio di mia madre e fare quello che voleva mio padre. Mia madre mi ha fatto molto male negli altri, e quando ha smesso di usare le mani è passata alle parole: parole pazzesche, terribili, da andare fuori di testa. Non sono riuscita ad andarmene via di casa. E' riuscita a farmi ammalare sul serio, a portarmi oltre ogni nuova soglia della pazzia. I servizi sociali non hanno fatto niente, nessuno mi ha aiutato, i suoi psichiatri del CIM se ne sono fregati. L'unica situazione di svolta è stata quando mi sono rivolta ad uno psichiatra privato, e, dopo avergli parlato ho convinto mia madre a farsi visitare. Abbiamo provato diverse terapie e finalmente trovato la cura giusta; l'inferno è finito. <br />L'inferno è finito, ma non i segni di quando tutto questo ha scatenato in me: io porto ancora le ferite che dovrò curare a lungo. L'inferno è finito, ma mia madre, che prima era maniacale, ha perso gran parte dell'interesse che aveva nei confronti della vita. Sembra una persona completamente diversa, è molto cambiata. A volte mi sento in colpa perchè mi sembra di averle portato via i suoi interessi, la sua esuberanza, la sua vita.. Ma poi penso a tutto al male che mi ha fatto e penso anche che ho diritto a vivere un po' di serenità. Grazie a tutti per avermi letto. ViolaAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3301901848758658778.post-81601434962825593402014-01-26T16:36:42.757+01:002014-01-26T16:36:42.757+01:00Per "Anonima del 18 gennaio": benvenuta,...Per "Anonima del 18 gennaio": benvenuta, spero che leggere le nostre storie possa averti dato un minimo di conforto. Comprendo lo stato in cui ti trovi in questo momento, ci sono stata per lungo tempo e credevo che non ce l'avrei mai fatta a tornare a sorridere, a godere della vita ogni giorno. Ero senza forze, senza speranza, "esaurita", come scrivi tu... Mi sono anche colpevolizzata per questo, vedendomi e sentendomi debole, svuotata, incapace di reagire, io, che ne avevo passate così tante e avevo sempre lottato come un leone! Poi, documentandomi, ho capito che lo stato di spossatezza, debolezza e assenza di prospettive era frutto dello stress fisico ed emotivo che le complesse vicissitudini familiari avevano causato e del fatto che non ero consapevole di come prendermi cura di me e come dosare/riequilibrare le mie energie. <br /><br />L'anno passato sono stata male fisicamente, niente di grave per fortuna, ma quel tanto che è bastato a darmi lo "scossone" di cui avevo bisogno per chiedere aiuto professionale e rimettermi in sesto. Con l'aiuto di una terapeuta ho ripreso il lavoro su me stessa per individuare i miei bisogni e trovare in me le risorse per soddisfarli, un passo dopo l'altro, imparando la pazienza e ad amare quelle fragilità che non ho mai sopportato ma che sono - anche - la mia forza.<br /><br />Oggi posso dirti che, anche se il lavoro per migliorare è ancora lungo, sono davvero felice dei risultati ottenuti, che non mi aspettavo. <br /><br />Ognuno ha il proprio percorso, diverso da quello di tutti gli altri, ma riprendersi la vita è possibile, con tanta pazienza, coraggio di chiedere anche aiuto professionale, e amore per se stessi che si può coltivare e nutrire con il tempo.<br /><br />Hai degli amici meravigliosi, questo vuol dire che dentro di te hai tante risorse preziose che non devi dimenticare anche nei giorni più neri.<br /><br />Un abbraccio di cuore!<br />Stefania.Electric Ladylandhttps://www.blogger.com/profile/17006425395513796601noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3301901848758658778.post-14792473974455971402014-01-26T16:18:59.705+01:002014-01-26T16:18:59.705+01:00Per "Anonima dell'11 dicembre": benv...Per "Anonima dell'11 dicembre": benvenuta, grazie per aver condiviso con noi la tua storia. Il tuo coraggio, la tua forza e la tua volontà di vivere sono di esempio. <br /><br />Auguro a te e al tuo futuro sposo la felicità che meritate e la serenità per prendere le decisioni giuste per costruire, insieme, la vostra nuova famiglia. <br /><br />Un forte abbraccio, Stefania.Electric Ladylandhttps://www.blogger.com/profile/17006425395513796601noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3301901848758658778.post-15329392058128605222014-01-18T03:50:58.886+01:002014-01-18T03:50:58.886+01:00Spinta dalla disperazione delle 4 di mattina mi se...Spinta dalla disperazione delle 4 di mattina mi sento meno sola ora che ho scoperto questo blog!e mi rendo conto solo ora che ho sofferto come un cane e ho una vita orribile e ingiusta per colpa della sua malattia mentale che non ha mai voluto curare e di cui nessun parente si e' mai interessato. 10 anni fa poi mori' mio padre e da quel momento e' stata la fine. posso dire che mi ha distrutta.<br />ora non so cosa fare della mia vita, vivo fuori casa grazie a una borsa di studio ma non voglio studiare vorrei lavorare (cosa che ho gia' fatto) ma lei mi mette addosso mille paure e ansie e cosi' mi tiene bloccata.. passo momenti in cui quei pochi amici che sono riuscita a farmi mi consolano talmente tanto con il bene che mi infondono che riesco quasi a dimenticare quella realta'... ma ci sono periodi come questo che sto passando ora che mi sento infinitamente sola, esaurita, non ho proprio voglia di vivere. Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3301901848758658778.post-83077577764174123852013-12-11T18:12:27.494+01:002013-12-11T18:12:27.494+01:00Mia madre si è ammalata dopo la mia nascita. Ci ho...Mia madre si è ammalata dopo la mia nascita. Ci ho messo 22 anni per non sentirmi più in colpa, pensavo che se non fossi nata, lei forse non si sarebbe ammalata. Anni e anni di terapie, di personalità multiple, isteriche e violente. La paura di venire uccisa nel sonno, la voglia di scappare, anche a piedi nudi , col pigiama nella notte, il più lontano possibile da quello che non era più mia madre ma un mostro. Anni di dolore, di disagi, di segreti per salvare l'apparenza, un solo ricovero e poi per qualche tempo era come una larva, apatica, immobile. Di nuovo cambio di terapia e arriva la sua personalità più forte con tanto di nome e cognome a dirmi che sono promessa ad un uomo ricco e che lei è stata adottata. Vado via per studiare, per lavorare, via da lei. Le voglio bene ma mi soffocava. Non ho vissuto per troppi anni, ho detto basta. Tanti sacrifici per respingere i dolori del mio cuore, per trovare un mio equilibrio per non stringermi una corda attorno al collo e dormire per sempre. Poi arriva l'uomo della mia vita, rinasco dopo storie sbagliate e tanto dolore. Il prossimo anno mi sposo ma lei delira e non lo accetta. Minaccia il mio futuro sposo e dice cose prive di senso. Preferisco la sua assenza al mio matrimonio che la sua presenza con la paura di cosa possa accadere. Prima non l'avrei detto ma ora vorrei che stesse in qualche struttura, sorvegliata e lontana da me, perchè io voglio un figlio e ora ho paura,paura come quelle notti che progettavo di scappare per il timore di venire uccisa da lei. Anonymousnoreply@blogger.com